Roberto, Luca, Perpaolo e
Leonardo controllano che tutto proceda per il meglio. |
Non c'è
due senza tre e dopo "lo Scalo"e "la Natalina" anche la
mezza sarà bagnata (e fortunata ?!?).
Ci sono da
fare ancora un sacco di cose mentre i corridori impazienti sono già in fila per
il ritiro dei pettorali.
A dispetto
del meteo l'entusiasmo è palpabile, la voglia di correre è tanta, almeno pari
alla tensione che pervade gli organizzatori.
Ci sono
gli amici che hanno partecipato alle passate edizioni e che non vedono l'ora di
cimentarsi di nuovo su questo percorso straordinario, per la gran parte sulla
pista ciclabile a pochi metri dalla Laguna ed all'interno della Riserva Naturale
della Feniglia.
Ci sono "i
nuovi" che sono venuti perché: "... ci hanno detto che questa mezza,
la vostra mezza, è bellissima!!!" ... speriamo che ce lo confermino anche
a fine gara.
Gli
organizzatori sono tesissimi nonostante le innumerevoli riunioni per cercare di
definire ogni singolo dettaglio.
Aspettano trecento
corridori e vogliono offrire loro una gara all'altezza delle aspettative. Luca
è alle prese con i PC che fanno le bizze, Roberto è alle prese con tutto, Pier Paolo
sembra (e dico sembra!!!) avere la situazione sotto controllo, Pierluigi infonde calma e sicurezza al resto del
gruppo.
Ognuno è
al suo posto, tranne Andrea e Francesco, che volano tra un presidio e l'altro del
circuito cittadino con una velocità che se avessero partecipato alla gara
sarebbero certamente saliti sul podio (ohh, di categoria ... non vi montate la
testa).
La pioggia
è intermittente, ma scoraggia soltanto una ventina di "preiscritti"
che non si presentano al ritiro del pettorale.
E' tutto
pronto ... si parte!!!
La gara
scorre via che è una bellezza. Per i corridori la pioggerellina che va e viene
è un sollievo, soprattutto per coloro che ricordano il caldo torrido delle
passate edizioni, naturalmente per tutti i volontari dislocati lungo il
percorso un pò meno, ma anche se bagnati fradici, imperterriti ed incuranti
della pioggia battente, hanno aspettato il passaggio di tutti gli atleti, perchè
anche i meno veloci si meritano le stesse attenzioni e servizi dei primi.
Il
passaggio per il centro storico è suggestivo, i turisti si fanno da parte in
omaggio ai protagonisti del momento, gli amici applaudono, salutano, incitano
facendoti sentire a tuo agio, seppur in abbigliamento inusuale, e poi via per l'anello
di diciannove chilometri sulle sponde della laguna di Levante.
Si corre immersi
nella natura in un paesaggio che sembra farsi bello tutto per noi.
Il
silenzio, particolarità di questa gara, è rotto soltanto dai passi veloci (veloci?)
dei runners e dalle battute di qualche "buontempone" in canottiera
abilmente camuffato tra i "corridori veri".
All'ingresso
della Feniglia un branco di daini ci affianca e ci supera con una naturalezza che
... "ma come faranno con quelle zampette secche a correre così
veloci?".
La pioggia
ha reso il tratto sterrato veramente pesante, i chilometri cominciano a farsi
sentire sulle gambe, per fortuna che nell'aria pura della pineta ogni respiro
vale doppio. Ancora qualche minuto e poi sulla destra, specchiato nella laguna
si vedrà il paese, segnale inconfondibile che le fatiche stanno per finire. Un
altro spugnaggio, un altro ristoro e l'arco rosso compare di fronte a noi, mentre
la voce di Roberto scandisce i nomi degli atleti che tagliano il traguardo.
Come sempre,
sarà la soddisfazione per l'impresa, dopo il traguardo le forze sembrano
tornare e sono le benvenute per la "gara vera" ... c'è infatti da
conquistare al ristoro un pezzo di crostata di "Donatella del Pirata"
... in assoluto la più buona del mondo,
ma che oggi è in ottima compagnia grazie alle sapienti mani dolciarie delle
donne del gruppo: atlete, mamme, sorelle, mogli e compagne hanno infatti dato
il meglio di loro per sfornare gli ottimi dolci del ristoro dando così vita ad
una particolare, ed ottimamente riuscita, competizione culinaria!!!
Anche
questa è fatta. Ti guardi intorno per capire se è andato tutto bene ... le
facce sembrano soddisfatte e sorridenti, tutti si congratulano e ci salutano
con "ci vediamo il prossimo anno" (ed è proprio questa la nostra
speranza).
Ci
fermiamo al pranzo "non da atleti" impeccabilmente preparato "dai pescatori" per l'ennesima sfida
della giornata (l'unica in cui non temiamo avversari) e come al solito il
protagonista è Gino, anche quest’oggi autore di una prestazione straordinaria.
Eppure
sono giorni che "lo tengo sotto controllo", che lo studio per
rubargli i segreti, che lo faccio lavorare per stancarlo... niente da fare,
anche stavolta è imprendibile, anche se a dire il vero oggi è stato aiutato
nell’impresa dall’amico Andrea (quello forte)!!!
L'indomani
è tutto un giro di telefonate per scambiare impressioni e suggerire i
correttivi necessari per la prossima edizione, perché nonostante tutto il
nostro impegno qualche imperfezione c’è stata ... ed è senza dubbio
"questo spirito" la vittoria più bella.
Le
citazioni ed i ringraziamenti di fine manifestazione sono affari da "Presidente",
voglio però urlare "Forza Lapo" (il più piccolo dei bambini della
minirun) ed augurargli di essere uno dei protagonisti della 24esima o 34esima o
44esima edizione del "Giro della Laguna - Orbetello Half Marathon".
grazie ancora e complimenti per la perfetta riuscita della gara!!!! percorso meraviglioso!!!!!!!!!
RispondiEliminafabio gargani